Juan-les-Pins


Un giorno mi ricordo di essermi lasciato cadere davanti a Antibes, come afferrato nello spessore di un raggio di luce, gridando che era troppo, che era troppo bello ! » (Jacques Audiberti)

Un po’ di storia

  • Antibes Juan-les-Pins si chiamava Antipolis, « la città di fronte ».
  • Dal 19 esimo secolo, la città ha cominciato ad estendersi dall’ entroterra verso il mare smantellando le sue mura.
  • La stazione balneare di Juan-les-Pins fu creata nel 1882. La città non cessò di crescere dopo la prima guerra mondiale ma rimase meno urbanizzata rispetto ad altre parti del littorale. E forse questa caratteristica che le dà ancora oggi il suo fascino.
  • È una città molto apprezzata dagli artisti : Prévert, Audiberti, Greene, Picasso ou Monet che trovarono nelle vecchie pietre del castello, mura e strade una nuova fonte di ispirazione.

 

Juan-Les-Pins : una passione americana

  • La stazione diventa balneare grazie ai cittadini della libera America. In mezzo a pinete che alcune ville discrete condividevano, Frank-Jay Gould, erede del Ré delle Ferrovie americane, lanciò la prima grande stazione balneare di moda del littorale. Associato al francese Edouard Baudoin, uno dei promotori di Deauville, lui riacquistò l’antico casinò sul lungomare e lo trasformò in uno dei più belli e più attivi della Costa Azzurra.
  • L’Elite intellettuale e mondana internazionale vi si ritrovava con Scott Fitzgerald, Charlie Chaplin, Marlène Dietrich, John Dos Passos, Picasso ecc.
  • Il capo d’Antibes e Juan les pins ispireranno a Francis-Scott Fitzgerald il suo romanzo più famoso, « Tenera è la notte » e « Racconti dell’età del Jazz ».
  • Nel Maggio 1927 Frank-Jay Gould aprì « le Provençal », Il primo Hotel di lusso della Costa Azzurra, che diventò con il casinò la « locomotiva » di Juan-les-Pins.
  • Juan-les-Pins diventa da allora la stazione balneare alla moda e non cessa, nel corso degli anni e delle stagioni di brillare al firmamento delle stazioni balneari più famose e di successo d’Europa.

« Fui colpito da questa specie di stupore nel quale la bellezza delle cose ci precipita, percorrendo un giardino meravigliosamente situato alla porta di Antibes. Siamo in un Eden che sembra nuotare in senno all’immensità. » (George Sand)

Diario e manifestazioni culturali :

Juan-les-Pins, una città dalle molteplici sfaccettature

 

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